Skip to content
LinkComunicationLinkComunication
  • Diventa giornalista
  • Diventa Copywriter
  • NewsRoom
  • Faq’s
  • Contattaci
LinkComunicationLinkComunication
  • Diventa giornalista
  • Diventa Copywriter
  • NewsRoom
  • Faq’s
  • Contattaci

Google AI Mode e il futuro della SEO: i siti web servono ancora?

Home » NewsRoom » Google AI Mode e il futuro della SEO: i siti web servono ancora?
Breadcrumb Abstract Shape
Breadcrumb Abstract Shape
Breadcrumb Abstract Shape
News

Google AI Mode e il futuro della SEO: i siti web servono ancora?

  • Maggio 27, 2025
  • Com 0
Google AI Mode e SEO: fine dei siti web? Illustrazione di una SERP con risposta AI

Negli ultimi mesi Google ha introdotto in via sperimentale la AI Mode, una funzione che risponde direttamente alle domande degli utenti tramite intelligenza artificiale, riducendo la necessità di cliccare sui siti web presenti nei risultati organici. Questo nuovo paradigma ha acceso un dibattito acceso tra esperti SEO, sviluppatori e marketer digitali.

I siti web hanno ancora senso in un mondo in cui Google fornisce già le risposte?

La risposta, per chi lavora ogni giorno nel web, è sì, assolutamente sì. Ma con qualche importante riflessione da fare.


Non è la fine dei siti web. È la fine della vecchia SEO.

Come ha sottolineato Francesco Ammendolia (sviluppatore WordPress e consulente digitale), il sito web oggi non è più solo un contenitore di informazioni, ma è uno strumento di branding, fiducia e conversione.

L’utente che atterra sul tuo sito non lo fa solo per trovare qualcosa, ma per confermare che sei la scelta giusta. Il sito diventa quindi:

  • una landing page di fiducia;
  • una prova di serietà e autorevolezza;
  • uno snodo fondamentale nel percorso decisionale.

In altre parole: non basta più farsi trovare, bisogna farsi scegliere.


Il rischio concreto: un’AI che non mostra più il web

A sollevare una voce più critica è Michele Senatore, SEO specialist, che avverte: se la nuova SERP di Google mostra solo risposte AI, annunci sponsorizzati, e pochissimi link sotto forma di fonti “nascoste”, si rischia di snaturare il motore di ricerca.

Google potrebbe non essere più un motore, ma diventare un publisher unico, con tutto ciò che questo comporta in termini di:

  • mancanza di pluralità delle fonti;
  • minor confronto critico da parte dell’utente;
  • riduzione del traffico ai siti web indipendenti.

In questo scenario, la fiducia conquistata da Google in 20 anni potrebbe vacillare, e aprirsi uno spazio per nuovi concorrenti, magari più aperti, decentralizzati o trasparenti.


Google può tornare indietro?

Ammendolia risponde con ottimismo: Google ha già fatto rollback in passato, su molte funzionalità che non hanno convinto. Inoltre, ha le risorse, i dati e la fiducia per sperimentare, migliorare e correggere il tiro.

E soprattutto, Google non è solo un motore di ricerca: è un intero ecosistema che include YouTube, Gmail, Maps, News, il Play Store e molto altro.

La presenza dell’AI nelle SERP era inevitabile, ma non è detto che la forma attuale sia definitiva. Ci troviamo in una fase di transizione, in cui anche chi produce contenuti dovrà adattarsi e innovare.


Cosa cambia per chi lavora nel digitale?

Che tu sia un SEO, un copywriter, uno sviluppatore o un imprenditore digitale, il messaggio è chiaro: i siti web sono ancora fondamentali, ma non possono più basarsi solo sul posizionamento.

✅ Ecco cosa fare oggi:

  • Costruisci il tuo brand online su più canali, non solo su Google.
  • Cura il tuo sito web come vetrina di affidabilità: UX, design, contenuti.
  • Sfrutta l’AI per creare contenuti, ma sempre con un valore umano riconoscibile.
  • Ottimizza per la nuova SERP, ma ricorda che la fiducia si gioca sul tuo sito, non sulla SERP.

Conclusione: la SEO è viva, ma sta cambiando pelle

La SEO non è morta. Si sta trasformando. Sta diventando:

  • più strategica, meno tecnica;
  • più umana, meno focalizzata sulle keyword;
  • più orientata alla fiducia e alla reputazione, meno ossessionata dalla posizione #1.

In questo nuovo scenario, il sito web non è più il punto di partenza, ma il punto di arrivo di un percorso di fiducia.

👉 Il traffico non basta più. Serve autorevolezza.

👉 Il contenuto non basta più. Serve identità.

👉 La visibilità non basta più. Serve credibilità.

Benvenuti nell’era della SEO post-AI. Non sarà facile, ma sarà piena di nuove opportunità per chi saprà reinventarsi.


🔗 Vuoi approfondire il tema o confrontarti con il nostro team SEO?

📩 Scrivici per una consulenza: Contattaci qui
📢 Oppure segui la nostra newsroom per rimanere aggiornato su tutte le novità del digital marketing.


Share on:
ChatGPT: lo strumento che ogni copywriter dovrebbe conoscere

Leave a Reply Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi Articoli

Thumb
Google AI Mode e il futuro della
Maggio 27, 2025
Thumb
ChatGPT: lo strumento che ogni copywriter dovrebbe
Maggio 20, 2025
Thumb
Deontologia giornalistica: etica, responsabilità e verità nell’era
Maggio 13, 2025
Thumb
Perché la SEO è fondamentale per chi
Maggio 7, 2025
Thumb
Diffamazione a mezzo stampa e social: tra
Aprile 17, 2025

Categorie

  • Guide (8)
  • News (4)
cropped-lll.png

Con i nostri corsi puoi iniziare un percorso lavorativo

WhatsApp: +39 351 751 0916
Email: info@linkcomunication.com

Chi Siamo

  • NewsRoom
  • Chi Siamo
  • Contattaci
  • Studio Shopping
  • SololaRoma.it
  • StileJuventus.com

Company

  • FAQ’s
  • Condizioni di vendita
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

Accettiamo questi metodi di pagamento

© 2018 - 2025 LinkComunication.com di Geenjus Srl - P.Iva 16758621003
LinkComunicationLinkComunication
EntraRegistrati

Entra

Non hai un account? Registrati
Hai perso la tua password?

Registrati

Hai già un account? Entra