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Perché la SEO è fondamentale per chi scrive online (e perché non è affatto morta)

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Perché la SEO è fondamentale per chi scrive online (e perché non è affatto morta)

  • Maggio 7, 2025
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Illustrazione digitale che mostra una donna al computer mentre scrive contenuti SEO, con una lente d'ingrandimento sulla parola SEO e un grafico in crescita.

“La SEO è morta.”
Quante volte lo abbiamo letto, magari su qualche post social ad effetto o in un articolo provocatorio? Eppure, ogni volta che apriamo Google per cercare qualcosa, la realtà ci riporta con i piedi per terra: la SEO è viva, vegeta, e decisiva più che mai.

In un mondo dominato dai contenuti digitali, scrivere senza conoscere le basi della Search Engine Optimization significa lanciare parole nel vuoto. Questo articolo si rivolge a giornalisti, copywriter, blogger, aspiranti scrittori e content creator, per spiegare con chiarezza cos’è la SEO, perché è ancora cruciale nel 2025, e perché chi la dichiara morta, spesso, non l’ha mai veramente capita.


Cos’è davvero la SEO?

SEO: una definizione semplice ma potente

La Search Engine Optimization (SEO) è l’insieme di pratiche volte a migliorare la visibilità di un contenuto nei risultati organici (non a pagamento) dei motori di ricerca. In parole povere: se scrivi un articolo, una guida o una pagina web e vuoi che le persone lo trovino su Google, devi ottimizzarlo con criterio.

La SEO riguarda tre grandi aree:

  • SEO on-page: ottimizzazione dei contenuti e del codice HTML della pagina (titoli, paragrafi, meta tag, link interni, immagini, parole chiave, ecc.).
  • SEO off-page: riguarda la reputazione del tuo contenuto o sito attraverso fattori esterni, come i backlink.
  • SEO tecnica: riguarda la struttura tecnica del sito (velocità di caricamento, usabilità da mobile, sitemap, struttura dei dati…).

Il cuore della SEO: la qualità incontra l’intenzione

Oggi la SEO non si limita più all’inserimento forzato di parole chiave. È diventata un’arte dell’intenzione: capire cosa sta cercando l’utente e fornirgli la risposta più completa, utile e ben scritta possibile.
Per questo la SEO è diventata anche scrittura strategica.


Perché la SEO non è morta

L’illusione dell’algoritmo “intelligente”

Molti sostengono che con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale di Google, basti scrivere bene e i motori di ricerca faranno il resto. Ma non è così semplice.

Google, con i suoi aggiornamenti (come Helpful Content o il nuovo sistema SGE – Search Generative Experience), sta sì premiando i contenuti utili e ben scritti. Tuttavia, senza una struttura SEO solida, anche il miglior contenuto può restare invisibile.

Come sottolinea il copywriter e formatore Michele Senatore, tra i principali riferimenti del settore in Italia:

“Chi dice che la SEO è morta, molto spesso, non l’ha mai conosciuta davvero. La SEO non è una formula magica, è metodo, strategia e comprensione dell’ecosistema digitale.”

I numeri parlano chiaro

  • Il 68% delle esperienze online inizia con un motore di ricerca (BrightEdge).
  • Il traffico organico genera oltre il 50% di tutte le visite ai siti web.
  • Gli utenti cliccano su risultati organici più del doppio rispetto a quelli sponsorizzati.

Senza SEO, si rinuncia a una fetta enorme di visibilità gratuita e duratura. Non ha senso scrivere un articolo bellissimo se poi nessuno lo trova.

Un’illustrazione divertente raffigura un simpatico Tristo Mietitore in posa rilassata, con il pollice alzato accanto a una lapide su cui campeggia la scritta “SEO IS DEAD”. Sullo sfondo arancione vivace, l’immagine gioca con il mito della “fine della SEO” con tono leggero e provocatorio, perfetta per introdurre un articolo che smonta questa teoria.

SEO e scrittura: un matrimonio inevitabile

Perché ogni scrittore digitale deve conoscere la SEO

Oggi, chi vuole lavorare nel mondo dell’informazione o dei contenuti digitali non può prescindere dalla SEO. Non importa che tu voglia fare il giornalista, l’autore di blog, il redattore freelance o il copywriter per un brand: la tua voce online ha bisogno di essere trovata.

Scrivere online è profondamente diverso dallo scrivere su carta. Serve:

  • Usare parole chiave senza perdere naturalezza.
  • Strutturare il testo in paragrafi leggibili e scansionabili.
  • Inserire titoli (H2, H3) chiari e ottimizzati.
  • Curare meta title e meta description.
  • Avere link interni e contenuti coerenti.

La SEO ti obbliga a essere chiaro

Molti vedono la SEO come una gabbia. In realtà, è una bussola.
Scrivere in ottica SEO ti obbliga a:

  • Focalizzarti sull’obiettivo del contenuto.
  • Capire cosa vuole davvero il tuo lettore.
  • Semplificare, strutturare e rendere chiaro il tuo pensiero.

Non è solo questione di “ottimizzare”: è un esercizio continuo di chiarezza, precisione e valore.


Ma allora come si fa SEO nel 2025?

Ecco i pilastri aggiornati della SEO moderna

  1. Studia le keyword con attenzione
    Usa strumenti come Google Keyword Planner, Ubersuggest, SEOZoom o Semrush per capire cosa cercano davvero gli utenti e come lo cercano.
  2. Scrivi per le persone, non per i motori
    L’algoritmo è sempre più bravo a riconoscere il valore umano di un testo. Quindi sì alle parole chiave, ma con intelligenza.
  3. Usa titoli e sottotitoli (H1, H2, H3)
    Organizzano il contenuto e aiutano Google a capire la gerarchia delle informazioni.
  4. Ottimizza le immagini
    Usa nomi file descrittivi, testo alternativo (alt text) e dimensioni leggere per favorire la velocità.
  5. Linka internamente ad altri contenuti utili
    Questo migliora l’esperienza utente e la permanenza sul sito.
  6. Scrivi meta title e description accattivanti
    Sono il tuo biglietto da visita nei risultati di ricerca. Se non sono ottimizzati, nessuno clicca.
  7. Fai attenzione alla UX (User Experience)
    Un sito veloce, mobile-friendly e ben navigabile è premiato da Google.

Cosa succede a chi ignora la SEO

  • I contenuti finiscono in fondo ai risultati di ricerca (se non spariscono del tutto).
  • Il traffico cala, l’autorevolezza si perde, le opportunità si sprecano.
  • I competitor ottimizzati si prendono tutto lo spazio (e i lettori).

Ignorare la SEO oggi significa accettare la mediocrità digitale. E nel lungo termine, vuol dire anche buttare tempo e denaro.


Chi scrive deve sapere come farsi trovare

In un mondo dove chiunque può pubblicare, vince chi sa farsi trovare. E per farsi trovare serve una strategia SEO solida e aggiornata. La SEO non è morta, si è solo evoluta. È diventata meno tecnica e più umana. È diventata una forma di scrittura consapevole.

Chi scrive online ha il dovere di imparare la SEO, se vuole davvero parlare a qualcuno. Che tu sia un giornalista, un blogger, un aspirante autore digitale o un professionista dell’informazione, è ora di smettere di ignorarla.

“Scrivere bene non basta. Serve scrivere bene per il web, e quindi per le persone e per i motori.”
— Michele Senatore


Se vuoi iniziare a scrivere sul web in modo professionale e imparare davvero a dominare la SEO, scopri il nostro corso completo per aspiranti giornalisti digitali.


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