L’arte dell’informare, di indagare i fatti e di raccontarli con onestà intellettuale ha sempre rappresentato una bussola per la professione giornalistica. Dai primi articoli su carta stampata fino all’era digitale, i giornalisti hanno assunto il compito di accompagnare l’opinione pubblica attraverso i fatti, i conflitti, le rivoluzioni e le trasformazioni sociali.
Nel corso del tempo, sono stati creati numerosi premi giornalistici per riconoscere e valorizzare l’impegno, la competenza, il coraggio e la responsabilità di chi ha saputo trasformare le notizie in strumenti di comprensione collettiva. Alcuni di questi premi sono diventati leggendari; altri, più recenti, rispondono alle sfide contemporanee.
I premi giornalistici nel panorama internazionale
Il Premio Pulitzer
Uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo è il Premio Pulitzer, conferito annualmente dalla Columbia University di New York. Istituito nel 1917 su iniziativa del magnate della stampa Joseph Pulitzer, rappresenta l’eccellenza nel giornalismo americano e internazionale.
Il premio viene assegnato in 21 categorie, di cui 14 riservate al giornalismo e le restanti dedicate a lettere, musica e teatro. La categoria più simbolica è quella per il Public Service Journalism, che prevede l’assegnazione di una medaglia d’oro al giornale che si è distinto per il servizio reso alla collettività.
Le altre sezioni premiano l’inchiesta, il reportage locale, l’analisi internazionale, il commento editoriale, la fotografia (breaking news e feature photo), la satira grafica e le vignette editoriali. Un punto di riferimento per chi, ancora oggi, considera il giornalismo una missione civile.

Premio UNESCO Guillermo Cano
Il Premio internazionale UNESCO Guillermo Cano per la libertà di stampa è stato creato nel 1997 per onorare chi ha contribuito in modo significativo alla promozione della libertà di espressione. Prende il nome da Guillermo Cano Isaza, giornalista colombiano assassinato nel 1986 dai cartelli della droga a causa delle sue inchieste coraggiose.
Il premio viene assegnato ogni 3 maggio, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, da una giuria internazionale indipendente nominata dal Direttore Generale dell’UNESCO. I candidati sono proposti da organizzazioni non governative attive nell’ambito della comunicazione e dei diritti umani.
Un riconoscimento che ricorda quanto la libertà d’informazione sia ancora oggi minacciata in molte aree del mondo.

George Foster Peabody Award
I Peabody Awards, istituiti nel 1941 negli Stati Uniti, rappresentano uno dei più antichi e prestigiosi premi per la comunicazione. Assegnati dall’Università della Georgia, riconoscono l’eccellenza in contenuti broadcast, digital media, radio, podcast, documentari e reportage investigativi.
La loro forza sta nell’enfasi posta non sulla popolarità, ma sull’integrità narrativa, la qualità editoriale e l’impatto sociale del contenuto. I Peabody sono noti per essere “l’Oscar del giornalismo e del documentario USA”.
The Press Awards
Nel Regno Unito, i The Press Awards sono considerati il punto più alto della carriera giornalistica per un professionista della stampa scritta. Istituiti nel 1962 con il nome di Hannen Swaffer Awards, sono evoluti in British Press Awards e infine nell’attuale denominazione.
Le categorie premiano giornalisti e testate che si sono distinti per scoop, reportage investigativi, rubriche d’opinione, fotografia e approfondimento, con premi anche alle testate locali e digitali.
Un riconoscimento fondamentale per chi racconta la complessità della società britannica, tra innovazione e tradizione.
Maria Moors Cabot Prize
Il Maria Moors Cabot Prize, istituito nel 1938, è il più antico premio giornalistico internazionale ancora attivo. È conferito dalla Columbia University ai professionisti che abbiano favorito la comprensione e la cooperazione tra le Americhe attraverso il proprio lavoro giornalistico.
Intitolato alla moglie del filantropo Godfrey Lowell Cabot, premia ogni anno sia reporter nordamericani che latinoamericani, contribuendo alla democratizzazione dell’informazione nei due continenti.
Robert Capa Gold Medal
Il Robert Capa Gold Medal, assegnato dall’Overseas Press Club of America, è uno dei premi più simbolici nel mondo del fotogiornalismo. Intitolato al leggendario reporter ungherese Robert Capa, autore di celebri scatti durante la Guerra Civile Spagnola e lo sbarco in Normandia, il premio riconosce il coraggio straordinario dimostrato nella realizzazione di reportage fotografici all’estero.
Dal 1955, viene assegnato a chi ha saputo documentare la verità in condizioni di pericolo, spesso in scenari di guerra, povertà, rivolte o disastri umanitari.

I premi giornalistici in Italia
Il Premiolino: una tradizione di libertà
Tra i più antichi e prestigiosi premi giornalistici italiani, il Premiolino nasce a Milano nel 1960 grazie a un gruppo di inviati speciali. La sua storia è legata a un’idea forte di libertà intellettuale, lontana da influenze politiche o commerciali. Premia ogni anno sei giornalisti della carta stampata, televisione e media digitali, affiancati dal Premiolino BMW SpecialMente, dedicato all’inclusione sociale.
La giuria, composta da 14 membri, assegna i premi a chi ha saputo coniugare qualità, indipendenza e capacità narrativa. Un premio che, più di altri, riflette la missione originaria del giornalismo come servizio alla democrazia.
Colombe d’Oro per la Pace: l’informazione come ponte tra i popoli
Istituito nel 1986 dall’Archivio Disarmo di Roma, il Premio giornalistico Colombe d’Oro per la Pace premia giornalisti che si sono distinti nella promozione della pace e della convivenza tra i popoli.
Il trofeo, una colomba con un ramoscello d’ulivo, è stato disegnato da Pericle Fazzini. In almeno quattro occasioni, i vincitori di questo premio hanno successivamente ricevuto il Premio Nobel per la Pace, a conferma della sua autorevolezza morale.
Premio Estense: tra giornalismo e saggistica
Il Premio Estense, fondato nel 1965 a Ferrara, si rivolge ai giornalisti che trasformano i loro articoli in saggi di ampio respiro. Viene assegnato a un volume che raccoglie o elabora contenuti giornalistici già pubblicati su quotidiani, settimanali, radio o TV.
Alla figura di Gianni Granzotto, storico presidente del premio, è intitolato un riconoscimento speciale che premia correttezza e coerenza professionale.
Premio Mario Francese: contro la mafia, per la verità
Creato nel 1993 dall’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, il Premio Mario Francese è intitolato al cronista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia per le sue inchieste. Oltre a onorare la memoria del giornalista palermitano, il premio sostiene giovani reporter e promuove una cultura della legalità.
👉 Se vuoi approfondire il contesto deontologico che ispira molti di questi premi, puoi leggere il nuovo Codice Deontologico dei Giornalisti 2025.

Premio Andrea Fortunato: sport, salute e giornalismo
Il Premio nazionale Andrea Fortunato, istituito dalla Fondazione Fioravante Polito, premia figure dello sport, della medicina e del giornalismo sportivo che abbiano saputo trasmettere valori di solidarietà e coscienza sociale. Dedicato al calciatore di Juventus e Genoa scomparso a 24 anni per leucemia, si svolge ogni anno a Roma, presso il CONI.
Premio Internazionale Calabria: cultura e identità
Dal 1963, il Premio Internazionale Calabria celebra personalità che abbiano valorizzato la cultura del Sud Italia e promosso il dialogo tra regioni e Paesi europei. È stato ideato e guidato per decenni dal professor Giuseppe Morabito e si è distinto per un approccio aperto, laico e culturale.
Premio Marco Luchetta: proteggere i più deboli
Intitolato ai giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, uccisi nel 1994 durante la guerra in Bosnia, il Premio Luchetta è dedicato al racconto dell’infanzia violata e delle condizioni di vita dei più piccoli nei teatri di guerra e povertà.
Un riconoscimento che unisce impegno civile e sensibilità umana, valorizzando reportage, inchieste e documentari di grande intensità emotiva.
Premio Alessandra Bisceglia: per la comunicazione sociale
Il Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la comunicazione sociale nasce per ricordare la giovane giornalista lucana morta nel 2008 a causa di una rarissima patologia vascolare. Viene assegnato a contenuti che promuovono l’inclusione delle persone con disabilità, la cura delle malattie rare e il diritto alla salute.
👉 Se ti interessa capire come l’etica si sposa con l’innovazione digitale, leggi anche Etica e responsabilità nell’era dell’informazione digitale.
Premi CONI: lo sport tra racconto e cultura
Dal 1950, il CONI premia giornalisti sportivi con una delle onorificenze più longeve: la Penna d’Oro per lo Sport. I riconoscimenti coprono varie categorie, dalla stampa alla radio, dalla TV al web, e sono assegnati da una giuria presieduta dall’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI).
Premio Giornalistico Nilde Iotti: il racconto delle donne
Il Premio Giornalistico Nilde Iotti viene assegnato dalla Fondazione omonima, con la collaborazione dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, a chi ha saputo raccontare il ruolo delle donne nella politica e nelle istituzioni con equilibrio e sensibilità.
Premi non più attivi
Premio Borselli: la tradizione del giornalismo italiano
Assegnato dal 1965 al 1972, il Premio Borselli era intitolato ad Augusto Borselli, noto giornalista che operava con lo pseudonimo di Lancillotto. Il premio veniva attribuito a quei giornalisti che, con il proprio lavoro, avevano saputo onorare la professione in tempi difficili, mantenendo uno sguardo lucido e uno spirito critico.
Rappresentava un omaggio alla tenacia e all’etica giornalistica, prima ancora che allo stile o alla notorietà.
Premio Ilaria Alpi: il coraggio dell’inchiesta
Dal 1995 al 2014, il Premio Ilaria Alpi ha rappresentato il punto di riferimento per il giornalismo televisivo di inchiesta in Italia. Istituito in memoria della giornalista del TG3 uccisa in Somalia nel 1994 insieme al cameraman Miran Hrovatin, il premio si svolgeva ogni anno a Riccione.
Era promosso da RAI, Regione Emilia-Romagna e numerose istituzioni locali, con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica. Dal 2015, la sua eredità è stata raccolta dai DIG Awards, dedicati al giornalismo d’inchiesta in formato video.

Premio giornalistico del Parlamento Europeo
Tra il 2008 e il 2011, il Parlamento Europeo ha promosso un premio giornalistico rivolto a chi si fosse distinto nel raccontare le dinamiche europee, contribuendo a migliorare la comprensione delle istituzioni comunitarie.
Le categorie premiate erano quattro: stampa scritta, radio, televisione e online. Il premio è stato sospeso dopo pochi anni, ma ha lasciato un segno nel tentativo di avvicinare l’UE ai cittadini attraverso la stampa libera e consapevole.
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📚 Scopri il corso completo 💬 Scrivici su WhatsAppL’importanza dei premi nel giornalismo contemporaneo
In un’epoca segnata dalla disinformazione, dalla corsa alla velocità e dalla crisi della credibilità, i premi giornalistici rappresentano un baluardo culturale e professionale. Non si limitano a celebrare singoli successi, ma segnalano strade possibili, valori irrinunciabili, esempi da seguire.
Trasparenza, indipendenza, accuratezza, responsabilità: sono questi i pilastri che ogni premio cerca di premiare, perché costituiscono ancora oggi il cuore del buon giornalismo.
👉 Se vuoi intraprendere questa professione, ti consigliamo di leggere anche questa guida su come diventare giornalista nell’era della comunicazione digitale, che offre una panoramica aggiornata sui requisiti, i percorsi e le nuove competenze richieste.
Che si tratti di reportage di guerra, articoli locali, inchieste economiche o narrazioni umane, il giornalismo ha bisogno di riconoscimenti, perché ha ancora molto da raccontare. E i premi – vecchi o nuovi – sono lì a ricordarcelo.